Sesto al Reghena

Luoghi da scoprire

Il complesso dei prati Burovich deve il suo nome alla famiglia proveniente dalle Bocche di Cattaro, i Burovich de ‘Szmajevich, ultimi proprietari del complesso prima dell’acquisizione da parte della Provincia di Pordenone. I prati rappresentano una testimonianza unica delle sistemazioni agrarie tra ‘700 e ‘ 800. Sulla sinistra del fiume Reghena, pezze allineate e contigue a prati stabili, larghe una trentina di metri si allungano formando grosse fasce verdi, unite dalle alberature che fiancheggiano i fossati.

Proprio in questi prati prende vita un sentiero che si trasforma in passerella, dapprima attraversa e poi costeggia questo comprensorio di una decina d’ettari, un fantastico “complesso architettonico vegetale”. Gli alberi sono quelli tipici del luogo: olmi, farnie, aceri, gelsi, carpini, che offrono un habitat ad una variegata avifauna, a scoiattoli, e ogni tanto veloci apparizioni di volpi. Negli spazi dove non vi sono i grossi esemplari arborei già citati, troviamo una complessa vegetazione arbustiva, che comprende;il nocciolo, il biancospino, il corniolo, la rosa selvatica, il prugnolo, e le siepi d’aceri.

La Provincia di Pordenone, con il finanziamento della Regione Friuli Venezia Giulia, ha provveduto all’acquisizione ed agli interventi per il restauro e la fruizione dell’area. Il luogo è dedicato a chi ama camminare osservando i segni della natura e della fatica dell’uomo, che insieme ne hanno determinato i caratteri e l’identità.

Naturale esito della passeggiata ai Prati Burovich è il lago delle Premarine: si tratta di un lago di cava opportunamente e sapientemente rinaturalizzato.

Info tratte dal sito della Pro Sesto, www.prosesto.org

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