Venzone

Luoghi da scoprire

Il Duomo di Venzone

"Nella chiesa di Santo Andrea sono alcune reliquie di corpi santi locate in vasi doro et d'argento da honorar ogni chiesa collegiata, antichi doni de' Patriarchi et specialmente di Beltrame, che fu amorevole a questa Terra, oltre che nuovamente vi è stata costrutta una cappella con gran spesa di marmi d'un bel maschio ritrovati sui monti di Moggio". 

Jacopo Valvason di Maniago, Descrittione della Patria del Friuli, 1568

Dedicato a S. Andrea Apostolo, il Duomo fu edificato a partire dal 1251 ad opera del feudatario Glizoio di Mels, probabilmente su un primitivo luogo di culto del VI sec.: si sono trovate tracce di una chiesa carolingia-ottoniana, che sovrastava, a sua volta, strati di pavimentazioni precedenti. 

Monumento tra i più importanti della cittadella medievale, rimasto quasi completamente distrutto dal terremoto del 1976, è stato ricostruito con una splendida e complessa operazione per anastilosi.

Consacrato dal Patriarca d'Aquileia Bertrando di Saint Geniès nel 1338, presenta una pianta a croce latina con unica navata ed ampio e luminoso transetto sul quale si prospettano gli archi dei tre presbiteri absidali, affiancati da due torri.

L'esterno si presenta articolato da absidi poligonali rinforzate negli spigoli da contrafforti terminanti con cuspidi piramidali e statue.

Dei tre portali il più interessante è quello settentrionale, del 1308, cui ha lavorato come scultore il "maestro Giovanni", lo stesso che lavorò al vicino Duomo di Gemona. Suo il Cristo benedicente della lunetta del portale settentrionale e l'Incoronazione della Vergine della lunetta del portale meridionale. La lunetta del portale principale, raffigurante a bassorilievo la Crocifissione, è un'importante opera plastica della scultura friulana del '300.

L'esterno del Duomo è decorato anche da altre statue e rilievi trecenteschi, nonché da sei patere veneto-bizantine incastonate nell'avancorpo del portale settentrionale.

All'interno si conservano importanti affreschi trecenteschi, quale il grande affresco della Consacrazione del Duomo, un San Martino ed il povero, entrambi della scuola di Vitale da Bologna (1350 c.) ed uno splendido San Giorgio ed il drago, di chiara impronta nordica. Sopra l'altare del presbiterio centrale è collocato un grande Crocifisso ligneo di scuola friulana della prima metà del XV sec. 

Nel presbiterio di destra si conserva uno stupendo "Vesperbild" in pietra, del primo '400, pregevolissima raffigurazione definita "una delle più nobili opere tedesche sul suolo italiano". Sopra il portale laterale di destra è collocato un Compianto sul Cristo morto , in legno dipinto e dorato, composto da otto statue di pregevolissima fattura, datato al 1530 circa. Arricchiscono l'interno altre opere d'arte, come gli affreschi quattrocenteschi opera di maestranze friulane, assieme ad opere scultoree, a sculture lignee rinascimentali e ad alcune pregevoli pale d'altare.

Info tratte da www.archeocartafvg.it 

Bertrando di Saint Geniès

Il Patriarca Bertrando fu senz'altro uno dei più importanti riformatori della chiesa e della società dei suoi tempi. 

Lo afferma anche Angelo Floramo, che ricorda come Venzone fu al centro del suo disegno riformatore; in tale contesto, il più grande pittore di quel tempo, Vitale da Bologna, venne chiamato a frescare le pareti del Duomo, nel 1348. E così - chiosa Floramo - "questo anno fatidico non verrà ricordato solamente come quello della peste nera e del terremoto, ma sarà cantato come la Primavera del Gotico friulano".

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Chiese e Cappelle votive