Sesto al Reghena

Sexto 'nplugged 2020 a Sesto al Reghena

Low Roar

Venerdì 7 agosto 2020

Piazza Castello - Ore 21.15

Ticket: € 20 + d.d.p

Solo posto unico SEDUTO.

POSTI LIMITATI

Atmosfere espansive, impulsi elettronici e un vasto spazio in cui si muovono minimalismo e trame acustiche.

L’isolamento umano è spesso incubatore della grande arte. È così che Low Roar, la particolare visione musicale di Ryan Karazija, trasforma quei momenti di solitudine in melodie di moderni inni pop. Ryan è un artista californiano che però vive a Varsavia, registra nel Regno Unito e costantemente in tour nel mondo. Ha la meravigliosa abitudine di documentare la sua vita, le sue esperienze, in canzoni oneste, che possono colmare lo spirito o spezzare il cuore in qualsiasi momento.

Il suo quarto album in studio, ross., è uscito lo scorso 8 novembre. Il disco onora perfettamente gli ideali sonori di Low Roar.

La release di ross. è coincisa con l’uscita di Death Stranding, il videogioco più atteso del 2019 realizzato da Hideo Kojima (Metal Gear), che contiene brani tratti sia da ross. che da album precedenti di Low Roar.

La produzione di questo ultimo progetto di Ryan nasce dalla collaborazione dell’artista con il tre volte vincitore del Grammy Awards Andrew Sheps (Red Hot Chili Peppers, Adele, Hozier) e Mike Lindsay (Tunng, Lamp).

Info tratte da www.sextonplugged.it

Teho Teardo

Sabato 8 agosto OPEN ACT: ANZWART

Piazza Castello - Ore 21.15

Ticket: € 18 + d.d.p

Solo posto unico SEDUTO.

POSTI LIMITATI

Teho Teardo | chitarra, elettronica, campane, voce

Elena De Stabile | violino

Ambra Chiara Michelangeli | viola

in “L'étoile de mer”

Laura Bisceglia | violoncello

+ ensemble di chitarristi & bassisti

"Le retour à la raison", musiche originali composte da Teho Teardo per i suggestivi film d'arte di Man Ray, fotografo e regista statunitense nonchè un esponente principale del Dadaismo.

Nato come spettacolo dal vivo, commissionato a Teardo da Villa Manin (UD) in occasione della mostra "Intorno a Man Ray" (dicembre 2014), il progetto ha poi avuto uno sviluppo discografico uscendo su Specula Records nel settembre 2015.

"Le retour à la raison", "L'étoile de mer" e "Emak Bakia" i tre film che vedremo in uno spettacolo unico nel suo genere, che prevede nel finale la partecipazione di una vera e propria orchestra di chitarristi/bassisti che eseguirà in un crescendo dal forte impatto emotivo una composizione in C# minore: "L'ètoile de mer (Marcia funebre del 1900)".

Il confronto a distanza tra Teardo e Man Ray si è trasformato anche in una “lettera aperta” che il compositore italiano ha voluto indirizzare all'artista statunitense:

"Caro Man Ray - scrive Teho - la colonna sonora non combacia con l'idea di cinema dell'Uomo Raggio. Meglio un altro tipo di avvicinamento ai tuoi film, cercando appuntamenti di natura emotiva, fino quasi ad allinearsi con quel mondo, ma senza commentarlo, senza imitarlo, evitando di ribadire quanto già detto nella pellicola. In fondo è quanto ho perseguito in questi anni nel mio rapporto con il cinema".

Teho Teardo, uno dei più originali ed eclettici artisti nel panorama musicale europeo, è compositore, musicista e sound designer.

Dopo aver pubblicato a marzo 2020 l’album Ellipses dans l’harmonie, interamente ispirato alla musica contenuta nelle pagine dell'Encyclopédie di Diderot e D’Alembert, è attualmente impegnato al fianco di Enda Walsh nella scrittura delle musiche per Medicine, il nuovo spettacolo del drammaturgo irlandese (già noto per aver scritto “Lazarus” con David Bowie ma anche il film “Hunger” di Steve Mc Queen) e sta scrivendo le musiche per un film della regista Ildikó Enyedi, Orso d’Oro a Berlino 2017.

Nella sua lunga carriera ha lavorato anche assieme a molti artisti internazionali, tra questi Blixa Bargeld, Alexander Bălănescu, James George Thirlwell e Motus.

Info tratte da www.sextonplugged.it

Efterklang

Domenica 9 agosto UNICA DATA ITALIANA

Piazza Castello - Ore 21.15

Ticket: € 20 + d.d.p

Solo posto unico SEDUTO.

POSTI LIMITATI 

“Altid Sammen” (che significa “sempre insieme”) è un passo profondo e corposo nelle sperimentazioni del trio, il loro marchio di fabbrica da “Tripper”, il debutto del 2004.

Audaci e ambiziosi come nell'album precedente “Piramida”, Casper Clausen (voce), Mads Brauer (synth, elettronica) e Rasmus Stolberg (basso) hanno preso una svolta creativa, fondendo le strumentazioni barocche al loro tipico sound espansivo.

“Piramida”, che parlava di una città fantasma nell’Artico, è stato un progetto imponente che comprese un film, un album live e una serie di spettacoli indimenticabili (tra cui il debutto live alla Sydney Opera House).

L’ultimo concerto a Sønderborg – la città del sud della Danimarca

dove il trio è cresciuto – segnò la chiusura di un capitolo per “Piramida”.

Gli Efterklang si concessero quindi una pausa, che vide il trio esplorare nuovi progetti al di fuori del gruppo. Insieme scrissero e misero in scena un’opera con l’amico compositore Karsten Fundal (LEAVES, The Colour Of Falling) per il Copenhagen Opera Festival. Intanto, Clausen, Brauer e Stolberg si riunirono con il batterista turnista degli Efterklang Tatu Rönkkö, per formare una nuova band, i Liima.

Ciò che li ha riportati insieme come Efterklang è una collaborazione fuori dal comune, questa volta con B.O.X., un ensemble belga fondato dal suonatore di liuto Pieter Theuns, che creò nuova musica con un’orchestra barocca. Inizialmente invitati da Theuns a comporre musica per una performance collettiva, l’esperienza li ispirò e li rinvigorì.

L’album vede la band rompere con la tradizione, con Clausen che canta nella sua lingua madre testi tra i più personali di sempre.

“I brani presenti in Altid Sammen parlano di fiducia e unione”, afferma Clausen.

“Non in modo religioso, nessuno di noi è credente in una specifica religione. Le parole sono alla ricerca di un significato nelle relazioni intime, nella natura, nella morte e nell’eternità. I legami che creiamo; per riunirsi, tenersi per mano, cantare o condividere un momento insieme. Siamo tutti connessi, attraverso gli stati, l’età, il sesso e

il genere.

Ci uniamo con tutti le nostre esperienze, e ci separiamo in tutte le direzioni, sempre insieme”.

Info tratte da www.sextonplugged.it