Valvasone

La storia

Nihil tempore pretiosius 

Pochi passi per superare quello che fu un ponte levatoio e si ha la viva l’impressione di un patto fra lo splendore a lungo donato dai feudatari, i Valvason e i Cucagna, e la vita contemporanea.

Gli abitanti di Valvasone salvaguardano infatti la storia e la integrano nel loro quotidiano, ricco d’attività, quasi a far tesoro del suggerimento dato dalla meridiana sotto i portici del quattrocentesco Palazzo Gandini: “Nihil tempore pretiosus”, nulla è più prezioso del tempo. Il piccolo paese è com­patto, con gioielli architettonici medievali, rinascimentali e del ’600­ ‘700 e uno sguardo amichevole per il visitatore, proprio come diceva Erasmo di Valvason, vissuto qui, il maggiore poeta del ’500 friulano, che definiva i suoi concittadini “amica a’ peregrin cortese gente”.


Età romana

Le origini

Le origini di Valvasone vanno cercate nell'età romana, al limite settentrionale della centurazione dell'agro di Concordia, lungo la strada che attraversava i guadi del Meduna e del Tagliamento e che si congiungeva con una via che portava al Noricum (oggi Austria).

1206 d.C.

Il Castello

Al 1206 risale la prima testimonianza dell'esistenza del Castello. Bisogna pensare all'unico edificio in muratura che si trovava nel giro di molti chilometri, circondato da basse case di legno, con funzione di difesa e presidio dell'importantissimo guado sul Tagliamento. 

XII-XIII secolo

Una nobile famiglia

Nel XII-XIII secolo questo castello era abitato da una nobile famiglia di feudatari, imparentata con gli Sbroiavacca, che amministrava per conto dei patriarchi di Aquileia un vasto territorio posto sulle due rive del Tagliamento, grossomodo corrispondente a quello oggi compreso entro i confini dei comuni di Valvasone, Arzene, San Martino al Tagliamento e Sedegliano.

1293 d.C.

Arrivano i Cucagna

Nel 1293 il borgo divenne possesso del ramo familiare dei Cuccagna di Spilimbergo che da quel momento in avanti affiancò il suo stemma con il leone rosso a quello dei di Valvasone, ovvero un lupo nero in campo bianco (il nome Valvasone deriverebbe dal tedesco wolfes + höfe ovvero ʻmasseria del lupoʼ).

1409 d.C.

Papa Gregorio XII

Nel 1409 ebbe accoglienza nel maniero dei di Valvasone papa Gregorio XII, di ritorno dal Concilio di Cividale. 

1484 d.C.

Consacrazione del Duomo

Venne edificato per venerare la reliquia della Sacra Tovaglia, miracolo avvenuto poco distante, a Gruaro. I fatti risalirebbero al 1294. Durante il lavaggio dei paramenti sacri provenienti da Valvasone, sul tessuto di una tovaglia comparvero macchie di sangue che si ritenne provenissero da un’ostia consacrata dimenticata al suo interno. L’edificio sorse a partire dal 1449 in stile tardo­romanico.

16 marzo 1797 d.C.

La Battaglia del Tagliamento

Ricordata anche sulle pareti dell'Arco di Trionfo a Parigi, venne combattuta tra le armate francesi, al comando di Napoleone Bonaparte, e quelle asburgiche. Napoleone guadò il Tagliamento nei pressi di Valvasone e sconfisse le truppe nemiche, comandate dall'arciduca Carlo d'Asburgo-Teschen.

In occasione della Battaglia Napoleone soggiornò nel Castello di Valvasone. 

1523- 1593 d.C.

Erasmo di Valvasone

Esattamente cinque secoli fa nasceva il poeta e letterato Erasmo di Valvasone, autore de La Caccia e L'Angeleida. A lui si deve una delle più celebri descrizioni del Friuli: Siede la patria mia tra il monte, e 'l mare, quasi theatro, c'abbia fatto l'arte non la natura, a' riguardanti appare, e 'l Tagliamento l'interseca, et parte: s'apre un bel piano, ove si possa entrare, tra 'l Merigge et l'occaso, e in questa parte, quanto aperto ne lassa il mar e 'l monte, chiude Liquenza con perpetuo fonte.

12 marzo 1782 d.C.

Papa Pio VI

Il borgo di Valvasone, il 12 marzo 1782  ospitò il papa Pio VI, lungo la strada che lo stava portando a Vienna