Venzone

La storia

Monumento Nazionale

Dal 1965 Venzone viene dichiarato Monumento Nazionale in quanto unico borgo fortificato trecentesco della Regione e successivamente uno dei più straordinari esempi di restauro in campo architettonico e artistico. 

Nel 1976 una serie di eventi sismici riuscì a mettere in ginocchio il meraviglioso borgo medioevale danneggiandolo gravemente, ma il valore e la tenacia dell’uomo friulano ebbero la meglio sulla forza della natura. 

Molti furono gli edifici che non crollarono sotto la forza delle scosse: tra questi il Duomo di S. Andrea e il Palazzo Comunale, a settembre dello stesso anno, si verificò una ripresa dell’attività sismica che culminò il 15 settembre. Gli effetti a Venzone furono devastanti, gli edifici che superarono la prima scossa di maggio e le successive repliche crollarono riducendosi in cumuli di macerie. 

Le macerie vennero in breve tempo rimosse e fu immediatamente avviato un progetto di ricostruzione che con coraggio, unità, comprensione e speranza volle cancellare il segno lasciato da quelle terribili scosse. 

Dopo soli 8 anni, per volontà dei suoi abitanti, Venzone rinasce insieme al suo Duomo, divenuto simbolo del sisma e della rifioritura. La ricostruzione degli altri edifici e dei tesori storici della città, impegnativa sotto ogni punto di vista, ha fatto la storia. Venzone è rinata “dove era e come era” e si presenta oggi come esempio di conservazione e tutela del patrimonio storico-culturale e del tessuto socio-economico regionale. 

Venzone non è solo storia e architettura, buona parte del suo territorio è compresa nel Parco delle Prealpi Giulie, consentendo così al turista la scelta tra passeggiate, escursioni in alta quota e percorsi in mountain bike lungo le piste forestali. Molti i dettagli artistici e architettonici che si possono apprezzare passeggiando tra le mura di Venzone. Gli osservatori attenti potranno notare i segni lasciati dalle diverse vicende storiche seguendo un percorso a piedi dall’ingresso sud fino alla porta nord.



Le origini

Fin dall’epoca dei Celti (500 a.C.) Venzone deve la sua fortuna alla sua posizione di passaggio obbligato verso il nord, successivamente i Romani ne fecero una loro statio lungo il percorso della via Julia Augusta che dal sito di Aquileia portava al Norico. 

Tali informazioni sono documentate da diversi reperti archeologici venuti alla luce durante gli scavi per il restauro del Duomo. Questi provano la presenza dell’edificio romano nell’area attualmente occupata dalla chiesa, si presume che allo stesso fosse affiancato il castrum.

923 d.C.

Clausas de Albiciones

Risale al 923 la prima citazione del nome di Venzone, come Clausas de Albiciones: in seguito Albiciones diventerà Aventinone, Avenzon, Avenzone e quindi Venzone. 

1001 d.C.

Ottone III e il suo diploma

È comunque del 1001 il primo documento ufficiale nel quale viene menzionata la città di Venzone. Si tratta di un diploma dell'imperatore Ottone III con il quale si concedeva al Patriarca d'Aquileia l'erbatico del Canal del Ferro intendendo con ciò un'ampia zona, di grande valore, coperta di erba, contrariamente alla pianura friulana che in quei tempi contava quasi esclusivamente boschi e paludi

1258 d.C.

Glizoio di Mels

Nel 1258 Glizoio di Mels, diventato signore del luogo, fece iniziare la costruzione delle fortificazioni: fece in modo di avere una doppia cinta muraria circondata da un profondo fossato in cui scorresse l'acqua del torrente; la pianta è di forma esagonale con lati ineguali. Le mura, alte 8 metri e larghe 1,5 erano robustamente ancorate ad un sistema di 15 torri.

1335 d.C.

Bertando di San Genesio

Nel 1335 il feudo di Venzone venne ceduto a Giovanni Enrico di Gorizia al quale subentrò il Patriarca di Aquileia Bertrando di San Genesio, che l'anno successivo espugnò la cittadina annettendola al Patriarcato. 

1351 d.C.

Alberto II

Nel 1351 Venzone passò nuovamente come feudo al duca d'Austria Alberto II e nel 1381 divenne finalmente libera comunità avente voce nel parlamento friulano. Nel 1391 con bolla pontificia di papa Bonifacio IX venne nominata parrocchia. 

1420 d.C.

Arriva la Dominante

Nel 1420 sotto il doge Tommaso di Mocenigo passò a far parte, come tutto il Friuli (escluso il Goriziano e Pordenone con il suo circondario), della Repubblica di Venezia. In quel periodo Venzone raggiunse il suo massimo splendore e i suoi abitanti superavano il numero di 2000.

1509 d.C.

La guerra della lega di Cambrai

Nel contesto della guerra della lega di Cambrai, nel 1509 l'esercito di Massimiliano I d'Asburgo attacca il Friuli da due direttrici, il 5 luglio il capitano Antonio Bidernuccio da Venzone alla testa di 40 uomini tra cittadini di Venzone e militari veneziani insieme al castellano Iacopo Sagredo riuscirono a respingere l'assalto delle truppe di Enrico IV di Brunswick-Lüneburg.

1797 d.C.

Prima Napoleone, poi gli austriaci

Nel 1797 Venzone venne occupata dalle truppe francesi ma, in seguito al Trattato di Campoformio, subentrarono gli austriaci.