Gradisca d'Isonzo

Rosa di Gradisca - 14-15-16 febbraio 2020

Fiera mercato - degustazioni - show cooking

Fiera Mercato con esposione e vendita della Rosa dell'Isonzo. Degustazioni con gli AgriChef Cuochi Contadini di Campagna Amica con vini del territorio e dolci con la Rosa. Presentazioni libri. Concerti. Mercatino dell' antiquariato.

Dicono di lei

di LUIGI MURCIANO

Il Piccolo

11 febbraio 2020

La Rosa dell’Isonzo sempre più testimonial del territorio. Tanto da diventare simbolo del San Valentino dei gradiscani in un evento di piazza che, da venerdì a domenica, animerà il centro di Gradisca d’Isonzo. Il prelibato radicchio tipico dell’Isontino sempre piu’ “superstar”, dunque. Tanto da vedersi dedicare una fiera mercato all’insegna di degustazioni, show cooking e approfondimenti per quello che può diventare un vero e proprio elemento strategico di promozione e marketing territoriale.

La kermesse, che conta di continuare a crescere dopo l’edizione “zero” dello scorso anno, è in programma nel weekend dal 14 al 16 febbraio alla Spianata di piazza Unità d’Italia, con tanto di tensostruttura riscaldata, una fiera mercato ad hoc e angoli dedicati al trend del momento dello show cooking, vale a dire la preparazione sul posto dei piatti da parte degli chef.

Tanti partner dell’iniziativa: associazione Gradisca è, Regione, Comune di Gradisca d’Isonzo, Coldiretti-Campagna Amica, Confcommercio e, naturalmente, l’Istituto tecnico agrario “Giovanni Brignoli”, che è stato il motore della nascita di un Consorzio fra i produttori della pregiata “rosa dell’Isonzo”.

Nel corso della fiera gli studenti guideranno i visitatori a dei veri e propri “test sensoriali” a base del radicchio rosso, mentre un team di “agri-chef” darà la possibilità di pranzare e cenare a km 0 con i propri prodotti: fra gli altri, partecipano all’evento i cuochi degli agriturismi Pituello di Talmassons, Lis Rosis di Medea, I Comelli di Nimis, Daur de Lune di Faedis, Mulino delle Tolle di Bagnaria Arsa e Da Gastone di Rivignano.

Momento clou quello di domenica, ove – in concomitanza con il Mercatino dell’Usato – vi sarà anche il primo premio qualità dedicato alla miglior “Rosa”, la presentazione del volume “Gradisca d’Isonzo per vocazione città della Rosa” di Paolo Mucchiut con Furio Gaudiano ed Elena Puntin, che svela alcuni interessanti parallelismi fra la storia ed il prelibato radicchio isontino, ed infine il concerto del Coro Polifonico di Ruda diretto da Fabiana Noro.

Sono una trentina i produttori coinvolti dalla scuola gradiscana fra Isontino e Bassa Friulana nel consorzio Rosa dell’Isonzo, con una produzione stimata di 54 mila chili annui e un fatturato potenziale stimato in 650 mila euro. Il progetto “Rosa dell’Isonzo” lanciato a suo tempo dal “Brignoli” ha visto protagonisti anche gli studenti, dalla produzione della semente fino alla commercializzazione: qui gioca un ruolo fondamentale il parallelo progetto “Terre di Rosa”, una vera e propria azienda simulata che nasce all’interno dell’istituto gradiscano. Gli studenti hanno creato una cooperativa scolastica a vocazione agricola. La Rosa dell’Isonzo, radicchio conosciuto da sempre dagli agricoltori locali, cerca oggi di affermarsi sul mercato come prodotto di qualità.