Cordovado

Luoghi da scoprire

La costruzione della nuova parrocchiale è iniziata nel 1950 e si è protratta fino al 1966. La chiesa, progettata da Mariano Pittana, in stile romanico-gotico, con facciata a capanna preceduta da un porticato in pietra, è una interessante testimonianza d’arte contemporanea, specie per le opere plastiche, pittoriche e vetrarie del veronese Pino Casarini (1897-1972), che vi lavorò dal 1961. 

La pala dell’altare rappresenta la Madonna in trono col bambino tra S. Andrea e il beato Tristano d’Attimis, quest’ultimo di madre cordovadese e morto martire in Cina (1707-1748). Sull’arco trionfale c’è l’affresco dell’Ultima cena; l’Annunciazione è invece dipinta nel registro superiore dell’arco che conclude l’abside e la Deposizione sul paliotto dell’altare.

L’opera di più ampio respiro spaziale è il Giudizio finale posta sulla parete sopra la porta centrale.

Degno di rilievo è il rosone a vetro istoriato della facciata con i Quattro cavalieri dell’Apocalisse, i bronzi del tabernacolo e del portale con le dieci formelle dell’Antico e Nuovo testamento.

Al tempio lavorarono il milanese Aristide Albertella per le vetrate istoriate, Giuseppe Scalambrin di Fossalta per il coperchio del battistero, lo scultore Italo Costantini per il gruppo in terracotta della Via Crucis e della Natività (1967-1968), i quattro trittici dei santi (coro) e le cinque formelle di soggetti eucaristici (altare), la croce pendula sopra l’altare.

In questo tempio vennero collocate opere dell’antico duomo, tra cui: i SS. Lorenzo, Stefano, Pietro e Paolo realizzate da un giovanissimo Bernardino Blaceo (1530); il suggestivo impianto della Madonna del rosario (1586 circa) di Giuseppe Moretto; la Madonna del Carmine col bambino e i SS. Agata, Margherita, Gregorio ?(Urbano papa), Antonio da Padova e Giuliana di anonimo veneto di fine Seicento; e Nome di Gesù (SS.Filippo Neri e Francesco di Sales adoranti il monogramma di Cristo) di Nicola Grassi del periodo 1730-1740, opera collegata alla omonima confraternita costituita fin dal 1615.

Provenienti dal santuario della B.V. si trovano le tele del domenicano S. Antonino di Firenze, la Crocifissione di Baldassar d’Anna, i Vescovi Matteo Sanudo Vecchio e Giovane (anonimo della prima metà del XVII secolo) e il trono processionario della Madonna del Carmine (sec.XVIII). Nella cappella laterale c’è la tela restaurata della Madonna allattante con bambino dell’anonimo Maestro di Cordovado (seguace di Tommaso da Modena), di fine Trecento, proveniente dalla Chiesa di S. Maria di Campagna, e la tela Eterno Padre con angeli (anonimo).

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Chiese e cappelle votive